Rifugiati a Milano

Sempre più spesso nel corso degli ultimi anni in diverse città italiane si è iniziato a parlare del "caso rifugiati". A Pianura; a Torino dove da tre anni gruppi di rifugiati e rifugiate stanno sostenendo una dura lotta contro l’amministrazione locale per il riconoscimento dei propri diritti di cittadinanza (e resistono ad oggi due case occupate, via Bologna e corso Peschiera dove vivono circa 300 cittadini provenienti da Sudan, Somalia, Etiopia ed Eritrea), a Massa dove questo inverno stanchi dell’immobilismo delle istituzioni diversi rifugiati hanno occupato una statale scontrandosi duramente con le forze dell’ordine; a Milano dove dopo lo sgombero di uno stabile occupato a Bruzzano da centinaia di persone provenienti dal corno d’ Africa, l’unica risposta del Comune è stata la "garanzia" di alcuni mesi di dormitorio.; a Rieti, dove gruppi di giovani Eritrei si sono opposti alla scadenza dei progetti di protezione nei quali erano stati inseriti.

L’Italia:
– paese firmatario della Convenzione di Ginevra del 1951 sui
rifugiati, la pietra miliare del diritto internazionale dei rifugiati
– continua ad essere l’unico paese dell’Unione Europea sprovvisto di una legge organica sull’asilo, con gravi conseguenze sulla condizione di rifugiati, titolari di protezione umanitaria e richiedenti asilo.
Intanto nel 2008 sono state presentate circa 30mila domande di asilo politico (circa il 50% ha avuto riconosciuta una forma di protezione), un numero che ha portato l’Italia ad essere il quarto paese al mondo per numero di richieste, a fronte di un sistema SPRAR(il programma di assistenza decentrato per i richiedenti asilo) che garantisce 6000 posti ogni anno (3000 circa ogni 6 mesi, che è l’effettiva durata di un progetto).
Basterebbero questi dati a mettere in luce un sistema assolutamente inefficiente a livello nazionale, influenzato anche da alcune normative internazionali come la convenzione di Dublino, che legano il rifugiato al Paese nel quale ha presentato la domanda: per molti e molte rifugiat* l’Italia sarebbe semplicemente un passaggio verso altri paesi europei.

 Corteo 25.04.09

25/04/09_Corteo23/04/09_Corteo

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Processo Aldrovandi – Per noi,sempre e solo,assassini.

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Liberi tutti/e,liberi SUBITO

 

 http://www.youtube.com/watch?v=RmW8esIDkuo

 

http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Torino-Conferenza-stampa-nazionale-dellOnda-sullinchiesta-Rewind/1346

http://g8.italy.indymedia.org/search/node/video 

 

 

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Ultime sul G8 – Nuovi arresti per Torino/Ultime sull’Aquila

Perquisizioni e mandati di arresto in tutta Italia

Articolo in continuo aggiornamento

All’alba di questa mattina, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura di Torino, la polizia ha effettutato decine di perquisizioni nella case di studenti e attivisti in tutta Italia, che sono stati portati in questura e denunciati.

 
Ad ora si ha notizia di due arresti a Padova, quattro a Bologna, 12 a Torino di cui 5 ai domiciliari, 1 ai danni di un napoletano avvenuto a L’Aquila nel campo del comitato 3e32. Blindati e polizia hanno inoltre fatto violentemente irruzione al centro sociale Asktasuna di Torino e al Festival di Radio Sherwood a Padova.
 
L’operazione è la vendetta poliziesca nei confronti dell’Onda e della mobilitazione contro il G8 dell’università di Torino, e l’avvertimento mafioso che Maroni e il governo lanciano alle manifestazioni contro il G8.

Il dispositivo proviene dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torino e i reati contestati sono violenza nei confronti degli appartenenti alla forza pubblica, lesioni personali e resistenza aggravata  a pubblico ufficiale.

Il quadro di riferimento è la manifestazione nazionale dell’Onda studentesca contestuale al G8 University Summit del 19 maggio a Torino.

Non si è fatta attendere la risposta degli studenti a questa vile provocazione. Decine di comunicati di solidarietà stanno arrivando da tutte le città d’Italia e i Rettorati di Ca’ Foscari a Venezia e della Sapienza a Roma sono attualmente occupati. A Torino, Bologna e Padova sono in corso conferenze stampa. A Napoli l’appuntamento è alle 14.00 a Palazzo Cornigliano, a Torino alle 14 e 30 a Palazzo Nuovo e a Padova nuova iniziativa alle 17.00 davanti alla Prefettura.

Fonte :

www.globalproject.info

 

 

 

 

 AQg8web

 

 

http://nog8roma.wordpress.com/ 

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‘NO DAL MOLIN’

Tafferugli al corteo "No Dal Molin"

Diecimila in marcia contro la base

Tafferugli al corteo "No Dal Molin" Diecimila in marcia contro la base
VICENZA – Prima i tafferugli, poi il corteo. Circa diecimila persone hanno partecipato, nel pomeriggio, al corteo contro l’ampliamento della base militare di Vicenza. Una manifestazione che ha visto un solo momento di tensione tra alcune decine di ragazzi e le forze dell’ordine. Dapprima sono volati sassi, lacrimogeni e qualche manganellata. Poi il corteo ha ripreso la sua marcia, con in testa le donne del presidio e lo striscione "No Dal Molin, yes we can", con disegnata la basilica palladiana. Concludendo la giornata in viale Ferrarin, dalla parte opposta all’ingresso principale della base. 

Gli scontri. La tensione è esplosa dopo la richiesta, da parte dei partecipanti al corteo, di sfilare senza la presenza delle forze dell’ordine lungo il percorso. "Non aspettiamo di essere a contatto diretto con loro, non vogliamo rischiare. Devono rimanere all’interno dell’area del Dal Molin come era previsto. Le strade della città sono nostre, abbiamo diritto di percorrerle liberamente", dice il leader del comitato ‘No Dal Molin’ Cinzia Bottene. Alcuni manifestanti si sono così attestati su un ponte, sul corso d’acqua che circonda la base. Il contatto tra i carabinieri si è verificato quando questi ultimi hanno attraversato il ponte. Per difendersi, i manifestanti hanno utilizzato scudi di plexiglass e fumogeni. In breve tempo l’aria della zona è diventata irrespirabile per il lancio di lacrimogeni. A quel punto il corteo si è fermato, per poi ripartire più tardi.  

 

 http://www.youtube.com/watch?v=UuNKxoIVAio

 

 

Link interessanti per saperne di più 

http://www.altravicenza.it/ 

http://www.nodalmolin.it/

http://www.globalproject.info/

http://www.codacons.it/ 

 

 

 

 

 

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